Il Creole Cream
“Good evening, two Creole’s Cream” dice l’elegante uomo avvicinatosi al bancone in compagnia di una affascinante donna. Il barman guarda l’ospite con aria sconcertata, l’uomo intuisce lo smarrimento del bartender e gli suggerisce la ricetta:
A jigger of white rum, a dash of bitters, chill vermouth: chilled, not iced, and a measure of grenadine; the mix, […] crushed ice, shake, strain and pour; topping in one olive
Il dialogo che consuma al banco è una delle scene più importanti del primo episodio della serie tv inglese The Persuaders del 1970, nota in Italia con il nome di Attenti a quei due.
L’uomo che suggerisce la ricetta del Creole Cream è Roger Moore, che veste i panni di Lord Brett Sinclair, uno dei due protagonisti della serie.
Ricetta del Creole Cream
Lord Sinclair mostra avere le idee chiare in quanto a ricette e tecniche del mestiere: la ricetta del drink – espressa alla “vecchia maniera”, viene oggi adattata in questo modo:
- 1 1/4 oz | 4 cl RUM BIANCO
- 3/4 oz | 2 cl DRY VERMOUTH
- 1 oz | 3 cl SCIROPPO DI GRANATINA
- 1 dash ANGOSTURA BITTERS
BICCHIERE: cocktail glass
TECNICA DI PREPARAZIONE: shake and strain
GUARNIZIONE: un’oliva (oppure due)
PROCEDIMENTO
Versare gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio, agitare e versare filtrando in una coppa cocktail, guarnire con oliva(e).
Storia del Creole Cream
Per quanto se ne conoscano le origini, il Creole Cream nasce dalla penna dello sceneggiatore della serie tv, che dimostra una buona dimestichezza con il mondo del bar – nonostante la ricetta del CReole Cream sia stata in parte contestata. Al termine dell’enunciazione della ricetta, che finisce con la richiesta di un’oliva come guarnizione, interviene in secondo protagonista della serie, che suggerisce una doppia razione di olive. Questo punto risulta cruciale per l’episodio e per tutte le successive puntate trasmesse.
ATTENZIONE: il Creole Cream non è il Creole Cocktail: spesso in due drink vengono accomunati, ma ciò è una pratica scorretta!
Attenti a quei due
The Persuaders è la serie televisiva inglese girata tra il 1970 e il 1971 da Robert Baker, il quale crea un soggetto basato sul rapporto tra i due protagonisti, Lord Brett Sinclair e Danny Wilde. I due personaggi principali sono interpretati da Roger Moore e Tony Curtis, che all’epoca della produzione erano due tra gli attori più noti al mondo. La serie – nota in Italia con il titolo Attenti a quei due – consiste in 24 episodi, a cui inaspettatamente non ne seguirono altri, in perfetta contro tendenza rispetto alle numerose serie tv dell’epoca, che anticiparono di decenni l’attuale moda delle series.
La trama racconta le vicende dei due gentleman, ingaggiati da un facoltoso e generoso miliardario che ha intenzione di combattere il crimine in maniera inusuale – e sul filo della legalità – servendosi dei due uomini, amanti del lusso e della bella vita. Le atmosfere narrative ricordano quelle di James Bond (non a caso sarà John Barry a comporre la colonna sonora) in maniera più divertente, pur mantenendo vivi i clichè relativi ad auto di lusso, belle donne e vita mondana.
Il fulcro della narrazione si concentra sullo scontro-incontro tra i due protagonisti, tanto diversi quanto indispensabili l’uno all’altro, che mostrano nel corso della serie un’ottima integrazione.
La scena
La scena in cui Lord Sinclair ordina il Creole Cream compare nel primo episodio, E’ stato un piacere conoscerti e picchiarti – Overture nella serie originale, ed è l’incipit di tutta la serie. Brett Sinclair-Roger Moore, accompagnato da una bella donna, ordina il drink al barman, spiegandone la ricetta; Danny Wilde/Tony Curtis contesta la scelta di inserire una sola oliva, consigliandone due. Nasce una discussione che sfocia in una rissa, che porterà i due uomini a ricevere una accusa, che non è altro che l’incidente scatenante della trama che obbliga i due protagonisti a mettersi in moto, e sviluppare il racconto.
Cocktail e fiction
Non è la prima volta in cui un cocktail diventa elemento narrante di una trama di un film o di una serie; sono però pochi i drink creati appositamente ai fini di una sceneggiatura. Il caso più famoso? Il Vesper di James Bond.
I cocktail protagonisti nei film sono numerosi, con una storia spesso affascinante e da approfondire con la dovuta calma.
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