Barman è bello
Nel corso del nostro viaggio abbiamo avuto il piacere del confronto con numerosi barman, di qualsiasi livello e di molte zone dell’intera Italia ma anche del mondo. Barman a Londra, New York City, Parigi, Sidney, Dubai, Hong Kong. Bartender delle grandi città come Milano, Roma, Venezia, Firenze, ma anche di piccoli paesi di province poco conosciute appartenenti a regioni prese in minor considerazione quando si tratta di bar.
Alla maggior parte di essi è stata posta una domanda, semplice, banale, ingenua, forse superficiale. Le risposte non sono mai state, in nessun caso, semplici e banali, anzi, al contrario. In tutti i barman è stato riscontrata una consapevolezza comune che porta a garantire l’alto livello dei barman italiani e la conferma dei buoni propositi per il futuro.
Chi è un buon barman?
La domanda, tanto semplice quanto essenziale, è stata: Cosa fa di un barman un buon barman?
Le numerose risposte non sono state simili tra loro, tutt’altro: chi ha posto l’attenzione sulla formazione, chi sulla possibilità di esercitare in grandi centri, chi favorisce l’esperienza. Tutti i barman sono stati però d’accordo quando si è trattato di specificare alcune caratteristiche fondamentali.
Un barman è veramente un grande barman quando:
- sa che il protagonista del locale è il cliente
- accoglie chiunque donandogli un sorriso
- non trascura nessuno
- trasforma il locale in un luogo di pace e di svago
- sa prendersi cura degli altri
Ma un barman è veramente un grande barman quando è bello da vedere! Ma in cose consiste tutta questa bellezza?
Non stiamo trattando di estetica, almeno non nella forma più popolare notoriamente accettata, e cioè la bellezza fisica, esteriore, che comprende dei lineamenti del viso armoniosi tra di essi ed un fisico curato e ben proporzionato.
Ci stiamo riferendo alla bellezza di un gesto, alla spontaneità di un sorriso, al calore di una pacca sulla spalla, all’attenzione nel capire l’umore di chi si ferma al bancone. Ci riferiamo alla parola evitata e a quella pronunciata nell’istante giusto, alla scelta di un tool da utilizzare in quel preciso momento, alla presa di una bottiglia, all’armonia nel servire un caffè. Ma anche nel consiglio di provare questo o quel drink, alla delicatezza di un gesto ed al vigore di un movimento.
La grande bellezza di un barman viene riconosciuta dagli avventori senza parole, ma con il loro tornare e frequentare il barman, oltre che il locale. Tale ritorno non si riesce ad esprimere, ci si torna e basta, perché guidati da un istintivo senso di piacere nel vivere di cose belle.
Il barman è un professionista, a volte un atleta, spesso un intenditore, frequentemente un buon amico, uno psicologo, un dottore, un saggio, un comico, un consigliere, un fratello maggiore, un figlio. E’ un padre, un sex symbol, una guida, una fonte di ispirazione; ma anche un lavapiatti, un cameriere, un inserviente, un idraulico!
La grande bellezza del barman è tutto li, racchiusa tra il banco e la bottigliera, ma spesso anche al di fuori delle mura del locale. Un saluto a tutti i Barman del mondo.
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Complimenti sante parole ❤️
grazie Matteo!