BULL SHOT
Il Bull Shot è un cocktail attualmente poco richiesto, anche per via della caratteristica composizione. Entrato a far parte del secondo ricettario ufficiale IBA del 1986, questo drink è rimasto nelle liste ufficiali IBA sia nelle succesive edizioni del 1993 e del 2004. Con l’ultima revisione del ricettario IBA, in corso dal 2011, il cocktail Bull Shot è stato escluso, probabilmente per via di un appeal in calo.
RICETTA DEL COCKTAIL BULL SHOT
La ricetta del Bull Shot è rimasta inalterata dalla prima versione del 1986, nonostante la codifica dei tempi contemplasse la suddivisione in parti invece che in cl. Alcune versioni successive hanno incluso altri ingredienti, come l’Angostura, oppure l’uso di guarnire il drink con un gambo di sedano.
- 1 oz | 3 cl VODKA
- 1/ oz | 6 cl BRODO DI MANZO
- 1/2 oz | 1,5 cl SUCCO DI LIMONE
- 1 dash SALSA WORCHESTER
- 1 dash TABASCO
- SALE – PEPE
BICCHIERE
Highball
TECNICA DI COSTRUZIONE
Stir
GUARNIZIONE
Nessuna
PROCEDIMENTO PER LA COSTRUZIONE DEL BULL SHOT
Versare gli ingredienti direttamente nel highball con ghiaccio, mescolare prima di servire.
LA STORIA DEL COCKTAIL BULL SHOT: LEGGENDE E MARKETING
Data la peculiarità del drink, dovuta dall’uso del brodo di carne, si sono nel tempo costruite delle leggende per spiegare l’origine del cocktail. Secondo alcuni, il Bull Shot nasce in Russia come bevanda ristoratrice che aiuta ad affrontare il temibile inverno russo. Secondo l’autorevole quotidiano inglese The Guardian, nel paese anglosassone era buona abitudine portarsi appresso un thermos contenente vodka e brodo di carne, come antidoto al freddo britannico.
La storia più plausibile identifica la città di Detroit come luogo di nascita del cocktail Bull Shot. Negli anni 50 il signor Lester Gruber, proprietario del Caucas, incontra il signor John Hurley, pubblicitario alle prese con un prodotto di un cliente che stenta a decollare. Hurley sta cercando un metodo per rendere popolare il brodo di manzo dell’azienda Campbell, e dopo l’incontro con Gruber si trova una soluzione: il cocktail Bull Shot.
Non è certo l’unico drink che nasce da esigenze commerciali, basti ricordare la genesi di un altro noto drink come il Moscow Mule. Il drink riscuote un successo inaspettato, entra nella cultura statunitense e contribuisce a rendere la Campbell un marchio di fama mondiale.
Il cocktail viene servito nei locali di tutti gli Stati Uniti e all’estero, e diviene il drink favorito di personalità di spicco del cinema quali Malcolm McDowell, Joan Crawford e Richard Chamberlain. Dopo gli anni 80 il drink perde la popolarità acquisita, vestendo i panni di cocktail di nicchia, probabilmente anche per via dall’impossibilità di poter avere sempre a disposizione un ingrediente fresco.
IL COCKTAIL DAI MOLTI BENEFICI
Il Bull Shot è considerato un viatico ai sintomi del dopo sbornia, grazie alle proprietà benefiche del brodo di carne. Può essere servito caldo, opzione che lo rende un cocktail ideale per i mesi più freddi. E’ considerato inoltre un drink energetico, anche se questa caratteristica viene messa in discussione.
UN BLOODY MARY CARNIVORO
Il BullShot presenta molti punti in comune con il più famoso Bloody Mary: gli ingredienti sono i medesimi, ad eccezione della base analcolica composta da brodo di carne invece del succo di pomodoro. Per questo motivo viene a volte indicato come il Bloody Mary per carnivori.
Anche la costruzione del drink risulta la medesima, e per questo motivo non è raro trovare un Bull Shot servito con guarnizione di gambo di sedano.
Trovi il drink all'interno del nuovo I Cocktail IBA, il ricettario che include tutte le 416 ricette delle 6 edizioni della lista ufficiale IBA, dal 1961 ad oggi.
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