Il Cocktail è l’elemento principe intorno al quale gravita l’universo bartender, questo lo abbiamo stabilito.
Le origini della parola cocktail sono incerte, ed esistono numerose ipotesi più o meno avvalorate, che prendono spunto da luoghi e da tempi molto diversi tra di loro.
Lasciando perdere le supposizioni più bizzarre, ci concentriamo sulle ipotesi che appaiono maggiormente credibili, le quali sono sostenute in maniera salda dalla stragrande maggioranza degli autori in particolare, ma anche da tutti gli addetti ai lavori o dai semplici e preziosi appassionati.
La prima ipotesi che rendiamo nota (prima in merito alla casualità, non è questo il momento per proporre classifiche) tratta di una leggenda che trae origine nel centro America e che vuole la parola Cocktail come proveniente dal Messico.
La leggenda si colloca nello stato di Campeche, nella penisola dello Yucatan, sulla costa che viene bagnata dalle acque del golfo del Messico; la zona era il territorio degli antichi Maya e la leggenda del cocktail parte proprio da un giovane Maya, il quale infatuatosi della bella e giovane Cochtil, figlia di un potente dignitario dell’epoca, si rivolse ad un sacerdote per chiedere consiglio e rimedio.
Il sacerdote maya preparò un filtro dell’amicizia da offrire ai genitori di Cochtil, i quali subirono i potenti effetti del miscelato e concessero la mano della bella figlia al giovane e intraprendente maya.
Dal nome della giovane Cochtil pare dunque trarre origine la parola Cocktail.
Questa leggenda si lega ad un’altra supposizione, legata al nome del cucchiaio, denominata “Coda di Gallo”, con il quale i maya preparavano bevande da offrire agli dei; tale leggenda fu riportata dai marinai inglesi che, ovviamente, tradussero il nome del cucchiaio in versione anglofona.