Gin Leo, il profumo delle Marche e la leggenda di Leo

Gin Leo, il gin marchigiano

Il Gin, celebre distillato nato nei Paesi Bassi ma di tradizioni anglosassoni, vive in questi anni un periodo dorato. Oltre alle innumerevoli e prestigiose etichette che da sempre fanno bella mostra sui banchi di tutto il mondo, si trovano sempre più prodotti italiani nelle bottigliere di bar e locali.

In Italia il Gin vive una nuova vita: mai prima d’ora si è verificato una concentrazione di produttori nostrani di Gin. Sabatini, Fred Jerbis, Gin Mare, Gin David sono tra i più noti, ma le etichette di Gin italiano superano le 300 unità. Nonostante questa saturazione del mercato un nuovo prodotto si sta affermando come uno dei Gin più interessanti di tutto il panorama: si tratta di Gin Leo.

Per introdurre il Gin Leo è importante capirlo: le parole di Diego Re, cofondatore di Gin Leo, aiutano nello scopo:

In un tempo dove tutti sono concentrati a celebrare il proprio status, ho deciso di rendere omaggio ad un territorio unico dove ho lasciato il cuore. Ho pensato che maniera più garbata di raccontare persone come Giorgio e tutti i marchigiani, era distillarne lo spirito e concentrarne i profumi. Perché in fondo vorremmo essere tutti un po’ come Leo.

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La nascita del Gin Leo

Il Gin Leo nasce nelle Marche grazie all’intuizione del barman Diego Re, che decide di rendere omaggio ai luoghi che lo hanno ospitato per una significativa parte della sua vita. Grazie all’appoggio di Giorgio Santini, titolare di Broccanera, Diego concepisce un distillato che ricorda il Verdicchio. I profumi delle Marche, sapientemente miscelati grazie all’arte distillatrice locale, vivono in questo Gin dedicato ad un leggendario personaggio locale: Leo Moreci.

Diego Re e Gin Leo

Diego Re racconta la nascita del Gin Leo:

“Le Marche sono un territorio votato alla viticoltura e al rapporto con uomo-natura, questo è importante per spiegare il Gin. Nel corso di una sagra incontrai Giorgio Santini di Broccanera che mi confidò di volere produrre un Gin. Così contattai Nannoni (il distillatore, nda) e iniziai a idealizzare il Gin delle Marche.

Nella mia mente vedevo un Gin che avesse le caratteristiche organolettiche del Verdicchio. Volevo un prodotto alternativo, così ho chiesto a Priscilla (Nannoni, nda) un Gin che avesse l’acidità e sapidità del Verdicchio di Broccanera, uniti a una buona morbidezza.”

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Il mitico Leo

Leo Moreci, al quale è dedicato il Gin Leo, era un personaggio locale carismatico ed affascinante. Nato nel, 1928 era presto emigrato in Belgio per lavorare nelle miniere locali. Quella vita dura non gli tolse mai la grande allegria e voglia di vivere. Per capire la filosofia di Leo basta leggere le sue parole:

La ricchezza è come la miseria. O sei ricco o sei povero, se sai divertirti ti sai divertire.

Al ritorno nelle Marche si stabilì in una camera – di proprietà del fratello – all’interno del Castello di Caudino, ad Arcevia. Qui iniziò a prendersi cura del complesso e di tutte le le persone che si recavano in visita al Castello, organizzando ogni sera una festa in cui si beveva e si festeggiava la vita.

La sua gioia di vivere e l’amore verso il prossimo si evidenziava, oltre che dalle feste, dagli atti che regalava alla gente. Si recava in ospedale con la banda per allietare i malati, portava balocchi ai bambini dell’orfanotrofio e aveva in qualche modo allevato una generazioni di giovani locali al piacere di vivere. Tra questi giovani vi era anche Giorgio Santini, di Broccanera.

Storie di Leo

Insieme alla produzione del gin, il team ha voluto ricordare la figura di Leo in maniera poetica e creativa. Diego Re spiega:

“Leo era un personaggio incredibile della zona dei Castelli di Jesi, che poteva essere un protagonista di una novella di Rodari. Così ho scritto delle storie immaginandomi Leo come protagonista. L’elefante in maglietta gialla e Il tartufo al cioccolato sono due novelle che ho scritto pensando a Leo, e sono parte del progetto Gin Leo.

Il Gin

Il Gin Leo è senza dubbi un prodotto innovativo, pur evitando inutili trovate o esagerazioni, tipiche dei nostri tempi. Diego racconta il “suo” Gin:

“Il Gin parte da una base classica London Dry e l’impronta del Verdicchio è importante. E’ indubbiamente un Gin alternativo: aroma di pera e mela matura, foglia e buccia del Verdicchio, che ripropone il concetto di vite.

Non volevo un prodotto speziato, ma qualcosa che fosse profumato e delicato. Sia io che Giorgio non volevamo seguire la moda dei moderni Gin complessi, ma virare verso qualcosa di garbato ma incisivo. Inoltre volevamo un prodotto che non fosse eccessivamente alcolico.

E’ un Gin che puoi bere liscio con due cubetti di ghiaccio, ma anche miscelato e abbinato con la cucina. In questa direzione è stato fondamentale il rapporto con lo staff di Koen Restaurant:i titolari Francesco Belotti e Federico Bianchetti, e Takashi Kido, executive chef di Koen. Grazie all’esperienza presso Koen ho potuto ricreare un prodotto che fosse in armonia con un certo concetto di cucina. Ho così immaginato un gin tonic da degustare con sushi e sashimi, e ho mentalmente costruito in questo modo il gin.”

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I cocktail

Il Gin è tipicamente un prodotto dedito alla miscelazione. Le caratteristiche del Gin Leo si prestano superbamente alla miscelazione. Diego spiega le motivazioni:

“Il Gin Leo si presta in maniera divina alla mia miscelazione. Qui da Koen la bottigliera è in grandissima parte composta da Gin e Vodka giapponesi, prodotti votati al grande equilibrio. Questo Gin segue la filosofia della mia miscelazione, nella quale la componente alcolica deve regalare anche profumi. E’ un prodotto molto versatile, che uso dal Negroni al Martini Cocktail, sino al Gin Sour.”

Due cocktail originali presenti sulla brochure di Broccanera:

Gli Aironi

  • 5 cl di gin Leo
  • 1 cl succo di Limone (spremuto fresco)
  • 1 bar spoon di liquore all’anice
  • 2 bar spoon di liquore alle erbe francesi
  • Cedrata

METODO: Stiir
BICCHIERE: Highball
GUARNIZIONE: Zest di limone

PROCEDIMENTO: Riempire il bicchiere con ghiaccio a cubi, raffreddarlo e scolare acqua in eccesso, versare il gin Leo, il succo di limone, il liquore all’anice e il liquore alle erbe francesi, mescolare gli ingredienti, colmare con cedrata, decorare con zest di limone.

Il Sindaco

  • 3 cl di gin Leo
  • 2,5 cl bitter rosso
  • 2 cl liquore al sambuco
  • 2 cl limone spremuto
  • Classic tonic water

METODO: Stir
BICCHIERE: Highball
GUARNIZIONE: Zest di pompelmo
PROCEDIMENTO: Riempire il bicchiere con ghiaccio a cubi, raffreddarlo e scolare acqua in eccesso, versare il gin Leo, il bitter rosso e il liquore al sambuco, mescolare gli ingredienti, colmare con tonica e decorare con zest di Pompelmo.

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Koen e Gin Leo

Oltre che disponibile da Broccanera, il Gin Leo è al momento una esclusiva del Koen Restaurant di Paratico, in provincia di Brescia. Qui Diego Re ha riportato il suo concetto di miscelazione che si sposa alla perfezione con la filosofia Koen:

Quando la tradizione incontra l’innovazione, è qui che nasce il concetto di Koen. Ristorante tradizionale giapponese, cocktail lounge e luogo d’esperienza sensoriale.

Francesco e Federico, titolari di Koen, hanno indirettamente contribuito alla nascita di questo Gin, un prodotto unico ed innovativo. La fama di Koen si spinge ben oltre i confini locali: il ristorante di Paratico è infatti diventato un piccolo fenomeno nel mondo della miscelazione. Sono pochi i ristoranti giapponesi in Italia – e i ristoranti in genere – ad offrire una miscelazione di altissimo livello come quella proposta da Koen.

Autore della drink list, ideatore ed esecutore dei cocktail e bar manager di Koen Restaurant è Diego Re, artista del bancone e anima del progetto Gin Leo. La miscelazione di Diego raggiunge livelli elevatissimi e nel contempo riesce a farsi apprezzare da una clientela eterogenea. Al Koen studio e ricerca, esperienza e versatilità, sensibilità e poesia si combinano in una esperienza che unisce i cinque sensi.

Tra le proposte di Diego Re trovano spazio alcuni piccoli capolavori:

Shinzō

  • Gin Leo
  • Chartreuse verde
  • Maraschino
  • Sake konishi mahou no nigorizake wit
  • Infuso al gelsomino e violetta
  • Succo di lime chiarificato

Metodo: stir and strain
Bicchiere: rock con cubo di ghiaccio
Guarnizione: fiore di gelsomino fresco

Kido

  • Gin Leo
  • Cordiale al bergamotto
  • Sake tatenokawa junmaidaiginnjo seiryu
  • Succo di limone chiarificato
  • Te bancha
  • Succo di mela
  • Sciroppo rosa damascena
  • basilico
  • zafferano

Metodo: shake and strain
Bicchiere old fashioned con cubo di ghiaccio
Guarnizione: Ika leaves

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