Il cocktail Cape Codder
Cocktail molto noto e dalla altalenante popolarità, il Cape Codder è un long drink che fa della semplicità la sua fortuna, e quella della propria fama. Sono pochi i cocktail con una preparazione così easy ad essere considerati capostipiti di una progenie di drink; nessun altro drink accomuna intorno alla sua famiglia un numero così ampio di drink internazionali.
Ricetta del cocktail Cape Codder
Il Cape Codder è un long drink elaborato con vodka e succo di mirtilli rossi, il celebre cranberry juice, comune in molte ricette. Questa la ricetta del Cape Codder:
- 1 1/4 oz | 4 cl VODKA
- 2 3/4 oz | 8 cl SUCCO DI CRANBERRY
BICCHIERE
HIGHBALL
TECNICA
Build
GUARNIZIONE
Fetta di lime
Procedimento per la costruzione del Cape Codder
Versare gli ingredienti in un bicchiere highball colmo di ghiaccio, guarnire con fetta di lime e servire.
Note:
Il drink è basato sul rapporto tra vodka e succo di mirtilli: in questa ricetta è pari a 1:2, benché in altre versione viene usato un rapporto più largo, tra 1:2,5 e 1:3. A volte il drink viene arricchito con del succo di lime (circa 1,5 cl).
Storia del Cape codder
Sembra che il Cape Codder nasca come prodotto atto ad incentivare le vendite di un determinato prodotto: marketing puro e semplice, per molti. E’ la storia di molti altri drink, a partire dal Moscow Mule.
Nel 1945 la Ocean Spray – consorzio agricolo coopertivo del Massachusetts con oltri 700 soci – demanda la promozione del succo di mirtillo attraverso la creazione di un cocktail, in modo che il mirtillo rosso (e il suo derivato più noto, il succo) possa diventare un frutto spendibile in ogni periodo dell’anno, levando di fatto la naturale stagionalità.
Il drink – secondo alcuni fonti nato come Red Devil e divenuto in seguito Harpoon – acquista popolarità grazie alla catena di ristoranti americani TGI Friday (Thank God It’s Friday), che lo sdogana con il nome di Cape Codder. La scelta di dedicare il drink alla nota zona turistica del New England si rivela vincente.
Cape Codder e i Cape Codder
Il Cape Codder diviene popolare soprattutto dagli anni 70 in poi, e la propria diffusione segue di pari passo l’espandersi della catena texana TGI Friday, che ad oggi conta poco meno di 300 punti di ristoro, concentrati soprattutto negli stati centrali degli USA.
Il drink diventa un punto di riferimento per numerosi barman, che traggono ispirazione per creare alcuni cocktail che hanno come base il binomio vodka-succo di mirtilli rossi.
Victor Trader Vic Bergeron prende spunto dal Cape Cod per la creazione del suo Rangoon Ruby, presente nel Trader Vic’s Pacific Island Cookbook del 1968. Dopo Trader Vic sono altri i barman che creano cocktail tutt’ora ben presenti nel bartending: queste le ricette più famose:
- Rangoon Ruby
- Cosmopolitan
- Sea Breeze
- Bay Breeze
- Sex On The Beach
- Rose Kennedy
- Woo Woo
Cape Cod
Nonostante non sia un drink nativo della zona, il Cape Codder è dichiaratamente ispirato a Cape Cod, esclusiva e pittoresca zona costiera a sud di Boston, nel Massachussets, che si affaccia sull’Atlantico. La zona è nota per la produzione dei mirtilli rossi, e per il succo di cranberry.
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