Jigger Versus Metal Pour …round 18

jigger metal pour

Jigger versus metal pour, l’incontro continua…ed il termine “incontro” si adatta perfettamente per analizzare la questione, nella sua duplice valenza semantica: incontro come confronto, match, competizione; ed incontro come unione, convivio, ritrovo.

Se volessimo quindi analizzare la questione dal punto di vista dell’incontro potremmo valutare l’unione e la combinazione dei due tool, la quale è stata già suggerita in passato da altri bartender intervenuti in merito alla nota questione.

TATIKAKEYAGian Nicola Libardi è un grande barman, un vero artista del drink: forse la figura migliore per interpretare il confronto sotto il punto di vista dell’unione.

Se elaborare cocktail è un arte, Gian Nicola sostiene al meglio l’unione tra le arti; inoltre interpreta la professione con l’unione di ingredienti tipicamente appartenenti al mondo del bar con quelli prettamente utilizzati nella cucina.

E non per ultimo, porta in giro per l’Italia le eccellenze del suo territorio, unendole idealmente con i luoghi in cui si reca.

Questo il parere di Gian Nicola Libardi in merito al nostro incontro:

“Sono due tool utili ed indispensabili.

Personalmente uso più il jigger per una questione di provenienza formativa, e devo inoltre ammettere che tale bartool permette la creazione di cocktail sartoriali, molto precisi.

gian nicola libardiIl jigger è perfetto per un locale in cui non ci sia un grande movimento e quindi la possibilità di eseguire drink che siano anche delicati.

Vedo anche l’utilizzo dei due tool combinati, il che mi sembra molto positivo perchè coinvolge il cliente nella creazione, spesso affascinato dall’elaborazione.

Il metal pour è sicuramente più utile in un locale di massa, con grande frequenza di cocktail.”

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