Luca Simonetta, la provincia d’autore

barman luca simonettaLuca Simonetta rappresenta la dimostrazione di come si possa proporre una miscelazione di alto livello anche in luoghi defilati rispetto ai grandi centri, in cui proliferano locali, eventi ed addetti ai lavori: è il caso del MyLounge.

Se da un lato si può propendere a pensare che dove la concorrenza è minima ci si può “rilassare”, d’altro canto è giusto ammettere che sia molto più difficile presentare un’offerta al di fuori dei classici canoni.

Luca Simonetta ed il MyLounge rappresentano una brillante avanguardia nella provincia lecchese, che può diventare un ottimo modello da esportare nelle altre realtà provinciali del resto del paese; è così dimostrato che capacità, professionalità e freschezza di idee possano portare al successo, indipendentemente dal luogo in cui ci si trovi.

Una ulteriore dimostrazione sono le Bartender Battle, in cui i bartender più importanti si recano al MyLounge per “sfidarsi” a colpi di cocktail.

Gli inizi

“Ho iniziato quasi per gioco quando ero ragazzino, avrò avuto 13 o 14 anni, prima ancora di scegliere l’indirizzo scolastico, al tempo in cui andavo ad aiutare mio zio che aveva il classico bar di paese.

Il lavoro consisteva principalmente nell’effettuare i carichi e scarichi merce con la finalità di avere la mancetta da potermi spendere.

barman luca simonettaChiaramente non è possibile definire passione il fatto che lavorassi già al bar, ma ciò ha fatto in modo che scegliessi di frequentare l’istituto alberghiero, per poter in futuro lavorare a contatto con la gente.

Ricordo però che già allora provavo un certo fascino verso la figura del barman, grazie ai racconti di chi aveva lavorato sulle navi da crociera.”

 


LA FORMAZIONE

“La scuola mi ha permesso, grazie a stage e stagioni, di poter affrontare da subito le varie esperienze, lavorando nella ristorazione e anche a contatto con la sala, che è una ottima scuola!

Successivamente, nel periodo in cui spopolava il flair, ha frequentato anche dei corsi più specifici, come i classici basic ed advanced ma anche extreme e flair; in quell’epoca ha iniziato a lavorare nei locali notturni.

Il percorso è stato quindi abbastanza lineare.”

L’ISTITUTO ALBERGHIERO
“E’ vero che, magari anche illogicamente, non sono poi molti i bartender che hanno iniziato dall’istituto alberghiero; questo me lo spiego dal fatto che in genere, e soprattutto ai nostri giorni, i ragazzi che frequentano l’alberghiero hanno come aspirazione quella di diventare cuochi, ed i media aiutano tale scelta.

E’ altrettanto vero che l’attenzione inizia a concentrarsi anche sul lavoro del barman, percui alcuni ragazzi iniziano a scegliere la destinazione “sala bar”.

Purtroppo le nozioni che vengono fornite sono però molto basilari, anche perchè tra gli insegnanti ce ne sono molti che non hanno mai effettivamente lavorato dietro al banco.

Reputo comunque la frequentazione dell’alberghiero un buon inizio, soprattuto per il fatto che si insegni il rispetto verso le persone in genere e per i ruoli.”

MyLounge & Bartender Battles

MYLOUNGE
barman luca simonetta“L’apertura è avvenuta nel 2009 ma la realtà è che abbiamo studiato molto le condizioni per poterlo fare; abbiamo studiato la nostra clientela e cercato di dare un’identità al locale.

Abbiamo portato una miscelazione più frizzante e complessa rispetto a quella tradizionale, ed abbiamo allestito una piccola cucina per poter proporre il food pairing che da tre anni affrontiamo.

I piatti sono semplici ma molto curati e la scelta della nostra offerta è presto spiegata: ognuno di noi quando da ragazzino apriva il frigorifero per cercare qualcosa da mangiare si faceva il panino, magari con le peggiori cose che si potevano trovare!

Abbiamo voluto ricreare l’esperienza ma studiando le materie prime e gli abbinamenti, e da questo concetto nascono i nostri panini gourmet
.

Proponiamo sette abbinamenti particolari, di cui il più tradizionale è composto da stracciatella di burrata, prosciutto crudo, olive taggiasche e soncino; ci sono quelli con la marmellata di fichi, pecorino, spinacino crudo ecc ecc, passando per il club sandwich e rimanendo al di fuori del momentaneo fenomeno degli hamburgher.

I nostri panini gourmet sono poi abbinati a dei cocktail, per far capire agli ospiti che è possibile cenare o pranzare anche con un cocktail; i clienti rispondono molto bene a questa offerta.”

BARTENDER BATTLE
“Nel maggio del 2015 si inaugura la prima bartender battle, in cui partecipammo io e Teo Stafforini; nacque tutto per gioco e quella sera Teo era da me per una Masterclass di un certo rum.

barman luca simonettaDecidemmo di proporre tre drink a testa e l’esperienza piacque molto alle persone, anche perchè la situazione era molto più che una classica guest.

Così studiai il format, secondo il quale il vincitore si sarebbe poi “scontrato” con un altro barman il mese successivo: Jimmy Bertazzoli, Massimo Stronati, Paolo Sanna, Mirko Turconi, Jonatan Ferri, Bruno Vanzan, Walter Gosso e tanti altri, che oltre che colleghi sono tutti amici.

 

La grande novità di quest’anno è che c’è un sponsor che mi consente di mantenere le spese…

Il pubblico “vota” il bartender che preferisce tramite dei gettoni con il volto degli sfidanti che consegna alla cassa, ed il drink migliore vince; il vero senso dell’evento è che il cliente decide il vincitore, secondo i canoni che ognuno ha.

Trovo sia fondamentale rendere partecipi i clienti, che sono il motivo per il quale esistono i locali.”

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