Baxeichito, il mojito al basilico
Il mojito è uno dei cocktail alcolici più famosi del pianeta. Oltre ad essere inserito nella lista dei cocktail ufficiali Iba nella categoria Contemporary Classics è probabilmente il cocktail più richiesto al mondo durante l’estate.
Il mojito, oltre ad avere un gusto particolarmente marcato e senza dubbio piacevole ai più, deve la sua fama anche alle leggende ed ai luoghi ai quali si accompagna. Si tratta di Cuba, Hemingway, il rum, la bella stagione ecc ecc.
Variante genovese del mojito
Mojito è una parola internazionale (anche se spesso pronunciata nella maniera locale, ovunque ci si trovi a parlarne) ed è diventato un simbolo.
Come tutte le celebrità, è sottoposta a numerosi tentativi di imitazione, propositi di rivisitazione più o meno innocenti, ma anche ottime varianti, consigliate.
A Genova è stata ideata una delle varianti migliori, addirittura per alcuni migliore della ricetta originale del Mojito classico. Unendo la ricetta ufficiale ad uno dei prodotti tipici liguri, eccellenza mondiale e vanto nazionale, è nato il Basilichito, il mojito al basilico.
Questo mojito, in cui le verdi e profumate foglie di basilico ligure sostituiscono i rametti di menta (o di hierba buena se fossimo a Cuba), pare nasca per opera di Gigi Picetti.
Gigi è un incredibile (di cui, si spera, dedicheremo un apposito spazio) gestore di un dei locali storici di Genova, l’Ostaja. L’intuizione di Picetti fu geniale: a dispetto dell’apparenza il basilico si lega perfettamente agli altri ingredienti, creando un cocktail saporito e fresco, decisamente piacevole
Data l’impronta orgogliosamente genovese, il nome ufficioso con cui ci si rivolge al mojito nostrano è Baxeichito, nomenclatura derivata dal nome autoctono dell’ingrediente principe e cioè il baxeicou, il basilico. L’esportazione del mojito al basilico al di fuori dei confini liguri avvenne poi con notevole ritardo rispetto all’attenzione che avrebbe meritato sin da subito.
Il mojito al basilico
Nel mojito Baxeichito i rametti del basilico vengono trattati alla stessa maniera della menta nel mojito tradizionale. Essi vanno strofinati, evitando con cura di lacerare le foglie che potrebbero sminuzzarsi in piccole parti. I frammenti potrebbero infatti penetrare nella cannuccia rendendo la degustazione meno piacevole al palato.
Come per tutti i cocktail vale la regola fondamentale di dotarsi di ingredienti di qualità. Nel caso del mojito al basilico tale regola diviene necessità, data l’importanza che detiene la pianta aromatica nella regolazione del gusto del cocktail.
E’ ovviamente opportuno procurarsi del basilico ligure, specificatamente del basilico genovese, la cui identità è protetta grazie al riconoscimento DOP che salvaguardia la specie e ne garantisce le peculiarità.
Sebbene nel mojito al basilico sia fondamentale utilizzare tale ingrediente ricercato è comprensibile che, in alcuni casi, sia impossibile la reperibilità del prodotto originale. Si consiglia comunque la degustazione di un un buon mojito al basilico, con la calda raccomandazione di recarsi in un locale che prepari il vero Baxeichito. E soprattutto, visitare il favoloso capoluogo ligure, degustando il vero mojito con il basilico di Prà, lo storico quartiere di Genova in cui il basilico è coltivato sin dai tempi antichi.
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