ORIENTAL COCKTAIL
L’ Oriental cocktail, nonostante il nome, non ha particolari affinità con ingredienti o persone legate al mondo orientale.
La prima elaborazione del drink viene attribuita a Harry Craddock, il quale inserisce l’ Oriental cocktail all’interno del celebre “The Savoy cocktail books” del 1930.
Nel manuale si trova la presunta motivazione dell’ origine del nome. Si narra che nell’ agosto del 1924 un ingegnere statunitense venne colto da una terribile febbre mentre si trovava nelle Filippine.
Sul punto di morte venne salvato da un medico locale, il citato Dr. B. Il devoto ingegnere rivelò la ricetta dell’ Oriental al medico che lo salvò, in segno di ringraziamento.
Tale storia è probabilmente solo una leggenda, creata dallo stesso padre del drink.
In numerose ricette viene inserita una decorazione: ciliegia maraschino o scorza di arancia, a seconda dell’autore. In realtà la ricetta prevista dal manuale IBA del 1961 non presenta alcuna guarnizione.
Spesso si trovano ricette che prevedono l’uso del Cointreau in sostituzione del Curacao, nella uguale misura di 1/2 oz (1,5 cl).
Una interessante versione dell’ Oriental cocktail è il James Joyce, nel quale il Rye Whiskey viene sostituito, nella medesima quantità, da Irish Whiskey.
INGREDIENTI ORIENTAL COCKTAIL
- 1 1/2 oz | 4,5 cl Rye Whiskey
- 3/4 oz | 2,5 cl Curacao
- 3/4 oz | 2,5 cl Vermouth sweet
- 1/2 oz | 1,5 cl succo di limone
BICCHIERE
TECNICA DI PREPARAZIONE
GUARNIZIONE
Nessuna
PROCEDIMENTO
Versare gli ingredienti nello shaker con ghiaccio, agitare e versare nel bicchiere attraverso lo strainer.
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