Il Sazerac può essere considerato un capostipite dei drink e la sua importanza va oltre al concetto stesso di cocktail.
Ultimamente, con una felice riscoperta dei grandi classici della miscelazione, è possibile trovare il nome del drink stampato su numerosi menù, e non solo tra i banchi delle culle del bere classicista, come possono essere i bar di alcuni hotel.
Il Sazerac sta vivendo una seconda giovinezza, ed è quindi logico attendersi un maggiore concentrazione di curiosità su di esso, e le aspettative sono ampiamente rispettate.
Il Sazerac ha svolto un ruolo fondamentale, per almeno tre motivi:
- il ruolo storico da esso ricoperto nella miscelazione
- la possibilità che abbia dato luogo al concetto di cocktail
- l’utilizzo di un ingrediente casalingo divenuto commerciabile grazie al cocktail
Il primo cocktail della storia
Nel 1838 il signor Antonie Amedie Peychaud, farmacista di New Orleans, deliziava i propri amici con una sorta di punch da egli stesso ideato, utilizzando alcuni prodotti, incluso un infuso elaborato secondo una antica ricetta della famiglia Peychaud.
L’abile farmacista miscelava a dovere i suoi ingredienti, tanto che la bevanda divenne molto popolare nella principale città della Lousiana: già nel 1850 il Sazerac era conosciuto da tutti, ed erano molte le persone che richiedevano il drink composto dal Peychaud’s Bitter e da Cognac.
Il signor Antoine soleva utilizzare il Sazerac du forge et fils, e proprio da tale marca di Cognac il cocktail prese il nome.
Il termine “cocktail”
Il farmacista di New Orleans usava dosare i propri ingredienti per mezzo di un coquetier, e cioè la tazza provvista di un incavo nel quale si inserisce l’uovo che viene consumato come uovo alla coque.
Il coquetier agiva da vero e proprio jigger, e con molto probabilità si fa risalire l’uso del termine cocktail proprio al nome dell’utensile: da coquetier a cocktail!
Peychaud’s bitter
Il Peychaud’s bitter veniva utilizzato da Monsieur Antoine, il quale aveva dimestichezza con la ricetta del bitter; esso infatti veniva tramandato dalla famiglia Peychaud come un vero e proprio segreto di famiglia, ed il manufatto venne totalmente sdoganato dal farmacista.
Ad oggi è possibile trovare il bitter in commercio, ed è molto apprezzato perchè, a differenza di molti altri bitter, risulta più armonioso al palato, con sentori molto floreali.
Sazerac company
Il Peychaud’s bitter è commercializzato dalla Sazerac Company, che in realtà nacque dopo il cocktail che porta lo stesso nome; fu Thomas H. Handy che creò la compagnia, molto probabilmente con il benestare di Antoine Amedee Peychaud.
Attualmente la compagnia è in piena attività e rappresenta la più grande compagnia di distillazione in tutti gli Stati Uniti, comprendendo i marchi Barton, Buffalo Trace Distillery e Glenmore tra gli altri; distribuisce inoltre più di un centinaio di prodotti, tra rum, gin, tequila, cognac, whisky ecc ecc.
La ricetta
Il cockail Sazerac ha nel corso degli anni cambiato la propria ricetta, come è logico attendersi da un drink con tanta storia alle spalle.
Curiosamente, nonostante la considerevole longevità, il cocktail è entrato a fare parte della lista ufficiale Iba solamente nell’ultimo ricettario del 2011.
Attualmente il Sazerac, facente parte della categoria The Unforgettables, viene così preparato:
- 1 e 3/4 oz (5 cl) Cognac
- 1/4 oz (1 cl) Assenzio
- 1 zolletta di zucchero
- 2 das Peychaud’s bitter
Il cocktail si prepara secondo la tecnica stir and strain, utilizzando due bicchieri old fashioned: nel primo si versa l’Assenzio con del ghiaccio spaccato e si mescola.
Nel secondo versare e mescolare gli altri ingredienti con del ghiaccio spaccato; rimuovere il ghiaccio dal primo bicchiere, versare l’Assenzio attraverso uno strainer nel secondo bicchiere; versare da un bicchiere all’altro un paio di volte. Guarnire infine con una scorza di limone.