White Russian
Il White Russian è la versione più famosa del Black Russian, cocktail ufficiale Iba, dal quale differisce per l'aggiunta della panna, che lo rende più dolce e quindi considerato quasi come un drink da dessert.
Il White Russian è la versione più famosa del Black Russian, cocktail ufficiale Iba, dal quale differisce per l'aggiunta della panna, che lo rende più dolce e quindi considerato quasi come un drink da dessert.
Il cocktail perduto è quel drink che è stato "dimenticato" per vari motivi e che non ha la visibilità che invece meriterebbe. Luca Simonetta, bartender fondatore del MyLounge di Lecco ed ideatore del format Bartender Battle, ci svela il suo cocktail perduto
Siamo osservatori di alcuni fenomeni modaioli che tardano, in maniera piò o meno preoccupante, ad assopirsi: ci si riferisce ad eventi chiamati "apericena" o "buffet a prezzo fisso": la percezione viene alterata dal ritmo con il quale vengono assorbiti food a beverage.
Il cocktail è molto popolare nella cultura mitteleuropea, in special modo in Germania, Ungheria e Austria, ma anche nei paesi balcanici come Serbia, Bosnia, Croazia, Slovenia e anche Romania.
Il cocktail perduto è quel drink che è stato "dimenticato" per motivi che possono essere diversi tra di loro, e che in ogni caso hanno fatto in modo che il drink non abbia la visibilità che invece meriterebbe, secondo il parere del Barman di turno.
Il nome del cocktail è un chiaro omaggio alla celebre attrice statunitense, famosa per le numerose pellicole girate da bambina durante gli anni 30,
Il Sazerac può essere considerato un capostipite dei drink e la sua importanza va oltre al concetto stesso di cocktail. Ultimamente, con una felice riscoperta dei grandi classici della miscelazione,…
Il Salty Dog, la cui traduzione può significare “lupo di mare”, venne creato dal celebre George Jessel, padre del Bloody Mary, nel 1950, anche se alcuni indicano il 1947 come anno di nascita.
Il Prairie Oyster è conosciuto come drink da bere tutto in un fiato per rimediare contro i postumi della sbornia: da qui il nickname “the hangover cure”. Non è chiaro chi abbia elaborato il drink e in quale luogo, è invece frequente trovarlo servito nel classico bicchiere da shot, perchè bevuto in un sorso.
Il cocktail sembra avere origine negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, probabilmente nel 1950, per mano di un anonimo barman che fù uno dei primi a utilizzare il distillato tipicamente russo nella miscelazione di cocktail.
Il Garibaldi deve il proprio nome, come è facile supporre, al celebre patriota italiano, eroe del risorgimento. L’omaggio all’eroe è dovuto al colore del bitter, rosso come la giubba da Garibaldi indossata, e dall’uso del tipico agrume della Sicilia, luogo dal quale iniziò la epica Spedizione dei Mille.
La ricetta del Gimlet pare avere origini antiche che si perdono nel corso del XIX secolo. Esistono tutt’oggi alcune ricette diverse tra di loro, principalmente differenti nel rapporto tra gli ingredienti; è invece risaputa la possibilità di poter preparare il cocktail con la Vodka in luogo del Gin.