Il mojito è sicuramente il re dei drink estivi e rappresenta un’oasi di freschezza nelle caldi notti di estate; chi non vorrebbe bere un mojito durante una serata calda ed afosa?
Il mojito appartiene alla categoria dei julep e nella sua ultima rivisitazione è un cocktail pestato, cioè la cui lavorazione prevede l’uso del muddler nella preparazione del drink, sia per quanto riguarda la base analcolica che va ad insaporire il drink (menta, lime e zucchero) sia per quanto concerne il ghiaccio.
La ricetta del mojito che siamo soliti vedere preparare dal barman viene miscelata nel tumbler tipico; tale ricetta del mojito prevede una base di zucchero di canna, meglio se bianco, del succo di lime e della menta da pestare; la menta non deve essere triturara perchè i pezzetti di foglie troppo piccoli potrebbero impedire una degustazione ottimale infilandosi in bocca tramite la cannuccia.
Molto importante la funzione del ghiaccio all’interno del cocktail: nel mojito utilizzeremo del ghiaccio spaccato a mano con il pestello o in alternativa quello a scaglie: è preferibile evitare ghiaccio in cubi o pilè.
La base liquida è fornita dal rum ambrato e della soda a chiudere; ora il mojito è pronto ad essere mischiato energicamente con lo spoon.
Mojito, Cuba, Hemingway
Il nome mojito ha un potere evocativo molto forte, a sentirlo pronunciare la nostra fantasia corre verso immagini piuttosto comuni quali l’estate, Cuba ed Hernest Hemingway; fu proprio il celeberrimo scrittore statunitense a renderlo famoso nel resto del mondo e a sdoganarlo da Cuba, patria natìa del cocktail più famoso dell’estate.
E’ quindi Cuba l’unica depositaria della ricetta originale che, rispetto alla moderna versione classificata nei ricettari dell’IBA, differisce in alcuni particolari;
- nel mojito originale non si utilizza la comune menta o mentuccia ma la hierba buena, pianta molto diffusa nel centro e sud america; tale vegetale ha un aroma più delicato tanto che viene utilizzato ache per la preparazione di infusi e decotti;
- il ghiaccio non è pestato e frammentato ma introdotto intero, in cubetti;
- il lime viene spremuto direttamente nel bicchiere e non introdotto tramite fette tagliate;
- si utilizza esclusivamente rum bianco, ovviamente di origine cubana
A Cuba la versione moderna del mojito è conosciuta come mojito sbagliato o mojito pestato, tendendo a considerare la ricetta antica come l’unica originale.
Mojito nel mondo
Essendo il mojito uno dei cocktail più famosi al mondo sono celebri anche le sue varianti, anch’esse molto conosciute:
- Virgin mojito
e’ la versione analcolica del mojito, conosciuto sia a Cuba che nel resto del mondo, in cui il rum viene sostituito
generalmente dalla gassosa (sprite o seven-up) o dal ginger-ale; in alcuni casi anche dalla lemonsoda - Black mojito
è una versione molto originale, ugualmente alcolica; in questo caso si aggiunge del liquore alla liquirizia che, oltre a donare un tipico colore nero al drink, fa si che il sapore della liquirizia si sposi con quelli del lime, dello zucchero e della meta - Dark mojito
molto simile all’originale, la base alcolica è determinata da rum scuro anzichè ambrato - Mojito Fidel
versione “pittoresca” dell’orignale mojito in cui la soda è sostituita dalla birra, meglio se chiara - Mojito fruit
serie di varianti differenti tra di loro in base al tipo di frutta aggiunta, come ad esempio nella versione fragola e passion fruit - Mojito Baxeichito
versione genovese che propone il tipico basilico ligure sostituto della menta: da qui il nome derivato dalla versione locale del basilico (baxeicou, e quindi baxeichito) - Mojitaly
in cui il rum viene sostituito dal Branca menta, dando al drink la nomea di long drink data la diversa gradazione alcolica; in questa versione il lime può essere eliminato in favore del mapo.
Ad ognuno il suo mojito.