In Italia negli ultimi tre o quattro anni abbiamo assistito ad un cambiamento sostanziale, almeno in termini di forma, nel mondo del bartending.
Quando un’arte proviene dal lontano passato e si tiene ben stretta le proprie origini, facendone patrimonio, difficilmente si possono apportare innovazioni epocali: molto è stato già fatto, tanto è stato scoperto, a lungo si è discusso.
Arriva quindi il momento, in assenza di novità, di procedere alla rilettura del passato, per poter verificare se qualcosa non sia stato perso per strada. In questi tempi di riscoperta del passato pare quindi più che mai appropriato tornare alle radici sotto l’aspetto della originalità, e quindi dal discostarsi dalla massa, dalle mode, dai canoni imposti e dalle grandi produzioni.
E’ da questo punto di vista che si intende accogliere con enorme entusiasmo la manisfestazione Spiriti Indipendenti, denominata Fiera degli Alcolici ribelli, che si svolgerà a Torino dal 22 al 26 settembre 2016.
Secondo le pagine del sito ufficiale tale evento vuole essere:
Un momento unico in Italia, nella fantastica cornice di Torino, luogo di storiche produzioni alcoliche,davanti all’ingresso del Salone del Gusto e in contemporanea al più grande evento sul food and drink in Italia, andrà in scena il numero zero, la prima edizione di una fiera destinata a cambiare per sempre la cultura alcolica e il futuro delle produzioni indipendenti in Italia.
Dal 22 al 26 settembre, in Corso Marconi, alcuni produttori di “spirits” si incontreranno per farci scoprire i loro prodotti attraverso la loro esperienza e la loro passione.
Si sviluppa così un percorso di degustazione, confronto e valorizzazione della produzione liquoristica artigianale e sperimentale che attraverso sapori, degustazioni gratuite e seminari con alcuni dei più esperti bartender nazionali e internazionali, mira a creare una rete solida tra liquoristi, consumatori, esperti e curiosi che percorreranno le vie di Torino durante il Salone del Gusto 2016.
Grazie a Spiriti Indipendenti si potenziano in Italia sempre di più piccole e grandi produzioni artigianali, attente ai profumi e agli odori del territorio. Un evento che ha l’obiettivo di far incontrare consumatori e produttori per far cambiare le attenzioni e i gusti del pubblico valorizzando prodotti locali e cocktail della tradizione.
Non solo un evento ma l’inizio di un percorso, la creazione di una rete tra i piccoli produttori indipendenti di liquori italiani ed europei.
Da sottolineare la presenza di stimati professionisti del settore quali Marc Bonneton, Vincenzo Mazzilli, Nicola Milella, Dinos Constantinides, Andreas Sanidiotis e Matteo Zed Zamberlan.
Da non perdere…